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LA BANCA DI ROMA AL SERVIZIO DEL PROFESSIONISTA – APRILE- GIUGNO 1999 – PAG. 74

 
 

FONDO PENSIONEPIU’ DI ROMAGEST:
UN’OPPORTUNITA’Dopo anni di attesa e numerosi interventi normativi i Fondi pensione sono diventati
una realtà anche nel nostro Paese. Su questo argomento la nostra rivista si era già ampiamente soffermata nel suo numero di inizio anno 1997.

Come noto, il legislatore, preoccupato dall’insorgere di vari fattori di crisi del sistema previdenziale italiano (forte calo demografico, allungamento della vita media, scarsi incrementi occupazionali, ecc.) ha varato dei provvedimenti in materia di previdenza integrativa e fondi pensione (in particolare D. Lgs. 124/93 e legge 335/95), ponendo le basi per lo sviluppo di un sistema di pensioni complementari (il cosiddetto “secondo pilastro”), in grado di integrare il trattamento obbligatorio.

La Banca di Roma, che ormai da diversi anni si è attivata in questo settore con la creazione di una struttura interamente dedicata allo studio ed allo sviluppo della materia della previdenza complementare, ha pensato ad uno specifico prodotto da offrire, in particolare come una opportunità in alternativa ai normali fondi comuni (che permettono una grande libertà di entrata e di uscita, ma solitamente penalizzata da commissioni prestabilite) o assicurazioni sulla vita (generalmente caratterizzate da “liquidità” meno elevata e da penalizzazione per la risoluzione anticipata).
E’ stato così creato il Fondo pensione “aperto”, Pensionepiú Romagest, a contribuzione definita (le prestazioni finali dipendono dall’importo complessivo dei versamenti e dalla redditività della gestione finanziaria) che offre la possibilità di costruire “su misura” una pensione integrativa.
Il fondo Pensionepiú Romagest è particolarmente indicato per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi.  Per loro il legislatore ha previsto una particolare agevolazione fiscale consistente nella deducibilità dei versamenti effettuati al Fondo sino al 6% dell’imponibile dichiarato nel corso dell’anno precedente, con un limite massimo dì 5 milioni.  A tale proposito occorre ricordare che è previsto l’innalzamento del limite suddetto a 10 milioni, a decorrere dal 2001.
In merito alle prestazioni, innanzi tutto, il sottoscrittore potrà avere un capitale sino al 50% del montante maturato sulla posizione pensionistica individuale e la trasformazione dell’altro 50% in una rendita; oppure il sottoscrittore potrà godere di una rendita vitalizia, corrispondente al totale maturato, rivalutabile nel tempo e corrisposta periodicamente.
Per ottenere la prestazione complementare dì vecchiaia è necessario aver raggiunto la cosiddetta età pensionabile prevista dal regime pensionistico obbligatorio di appartenenza ed aver aderito per almeno 5 anni a Pensionepiú Romagest. Lo schema previdenziale proposto prevede anche la possibilità di ottenere una prestazione complementare di anzianità purché siano stati raggiunti i requisiti previsti nel sistema obbligatorio di appartenenza e l’aderente risulti iscritto al Fondo da almeno 15 anni e abbia un’età non inferiore di 10 anni rispetto a quella prevista dal regime obbligatorio per la pensione di vecchiaia.
In caso di morte prematura dell’aderente al fondo durante il periodo di contribuzione, il montante verrà liquidato agli aventi diritto per legge.
Le prestazioni erogate dal Fondo beneficiano di specifici vantaggi, in quanto la rendita complementare si deve considerare esente da tassazione per il 12,5% del suo ammontare e la quota capitale viene sottoposta a tassazione separata, salvo opzione per la tassazione ordinaria quando questa risulti favorevole per il soggetto interessato.
Il Fondo pensione aperto Pensionepiú Romagest è stato istituito da Romagest Sgr, la società del Gruppo Banca di Roma specializzata nella gestione del risparmio gestito con una attività di asset management che interessa più di 20 fondi comuni di investimento ed un patrimonio di oltre 45.000 miliardi di lire.
Al fine di coprire ogni esigenza in termini di attese di rendimento, di permanenza prevista nel Fondo, di propensione al rischio, Pensionepiú  offre 5 diverse linee (comparti) di investimento:

* 2 comparti “obbligazionari” (Italia e Internazionale), rivolti a coloro che hanno bassa propensione al rischio ed a coloro che intendono consolidare i risultati conseguiti in altri comparti e/o vicini alla pensione;
* 1 comparto “bilanciato” (titoli obbligazionari e azionari) rivolto a coloro con moderata propensione al rischio ed a coloro che intendono consolidare i risultati conseguiti in altri comparti e/o vicini alla pensione,
* 1 comparto azionariato “internazionale”, rivolto a coloro che, con maggiore propensione al rischio, sono lontani dal pensionamento,
* 1 comparto “globale”, rivolto a coloro con predisposizione al rischio, lontani dalla pensione e aspettative di rendimento elevato.

Come è possibile vedere le alternative di scelta sono notevoli e ciascuna legata a dei benchmark di riferimento fortemente impegnativi per il gestore.  Ciononostante i costi di gestione di Pensionepiú Romagest sono tra i più bassi del mercato e prevedono una commissione che, a seconda del comparto, varia da 0,75% a 1,50% ed una quota fissa pari a 15.000 lire annue, per far fronte alle spese di gestione amministrativa della posizione.  Il prodotto offerto dalla Banca di Roma consente, contrariamente a quanto previsto dalla maggioranza dei concorrenti, il trasferimento da un comparto all’altro senza aggravio dì costi in qualsiasi momento, salvo un periodo minimo di permanenza nel comparto di dodici mesi.
Da aggiungere, infine, che Pensionepiú Romagest, data la sua natura di fondo “aperto” meno esposto a condizionamenti esterni, burocrazia e vincoli di gestione – può indirizzare con maggiore agilità e funzionalità l’impiego del capitale verso le forme di investimento di volta in volta più convenienti.  Va infine sottolineato, comunque, che Pensionepiú offre la più ampia garanzia di trasparenza (benchmark di riferimento chiaramente individuati) e di tutela degli interessi degli aderenti: il Responsabile del Fondo, appositamente istituito, ha infatti l’obbligo di segnalare alla Commissione di Vigilanza in merito ad eventuali conflitti dì interesse e di inviare un rapporto periodico di documentazione e valutazione sull’andamento del Fondo stesso.
Oltre che per i liberi professionisti e lavoratori autonomi, la proposta Pensionepiú Romagest ben si presta ad essere utilizzata, con le modalità della cosiddetta “adesione collettiva” quale strumento dì previdenza complementare da tutti i lavoratori dipendenti (ad esempio tutti i collaboratori degli studi professionali) che non possono usufruire di un Fondo settoriale di categoria o territoriale.

 

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