di Giovambattista Sgromo
Lo scorso 9/12/96 L’Associazione Curatori
Fallimentari, dopo il rilevamento fotografico dello stato delle aule e
dei corridoi della Sezione Fallimentare, all’epoca invasi dai fascicoli,
dopo la raccolta delle firme tra gli operatori della Sezione e dopo l’incontro
con il Sottosegretario al Ministero della Giustizia On.le Gianfranco Anedda,
promosse all’Hotel Jolly un convegno sul tema “Come uscire dalla quotidiana
emergenza della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma”.
A quel convegno, cui parteciparono Giudici, Avvocati,
Dottori Commercialisti e tutti gli operatori interessati alle procedure
concorsuali, seguì nel febbraio 1997, l’incontro di una delegazione
dell’A.C.F. con il Presidente f.f. del Tribunale Dott. Raffaello Ciardi.
Il nostro notiziario si premurò di commentare
quegli avvenimenti riscuotendo particolare apprezzamento soprattutto per
le vignette che lo animavano e l’impegno a rendere fisso l’appuntamento
con gli operatori della Sezione, dando vita ad un osservatorio sulle condizioni
di lavoro.
Da allora l’A.C.F. non ha cessato di tenere viva
l’attenzione sul problema; oggi pare che la situazione dei locali stia
evolvendo in senso positivo.
Il Dott. Luigi Scotti, da poco insediato alla
Presidenza del Tribunale, in occasione di un incontro con l’avvocatura
ha riferito sulle iniziative assunte che prevedono il prossimo inizio dei
lavori per l’acquisizione del primo piano della caserma che confina con
la Sezione Fallimentare e che si sviluppa su via Lepanto, di fronte
ai locali dell’attuale Pretura Civile, nonché l’inizio dei
lavori di ristrutturazione dei locali che costeggiano Via Damiata.
Le stanze, già occupate dai fascicoli
della ex Sezione Commerciale, potranno essere definitivamente liberate
e messe a disposizione della Sezione Fallimentare, dove potrà
probabilmente istituirsi quella terza cancelleria di cui il Dirigente Dott.
Antonino Costa segnalava l’esigenza già nel suo intervento al convegno
dell’Hotel Jolly.
Il Presidente del Tribunale ha anche dichiarato
che occorrono locali per consentire il funzionamento delle “Sezioni Stralcio”
. A tal proposito non vorremmo che le pur necessarie strutture dovessero
sacrificare la Sezione Fallimentare di Roma che per la sua importanza ha
bisogno di locali tali da garantirne il decoroso funzionamento.
Noi siamo fiduciosi nel senso di responsabilità
di coloro che sono preposti alla soluzione del problema, che per la Sezione
Fallimentare è ormai divenuto improcrastinabile, ma non possiamo
esimerci dal dovere di essere vigili quasi quotidianamente, prendendo le
opportune iniziative, attraverso il necessario contatto con la Presidenza
del Tribunale.
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